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Dott. Paolo Picotti Psicologo Psicoterapeuta

DIPENDENZE AFFETTIVE

2024-12-04 08:02

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La dipendenza è un comportamento che a breve termine porta sollievo e sensazioni positive ma che a lungo termine diventa distruttivo. Esempi di dipendenze sono: Dipendenze sa sostanze e alcool, dipendenze sessuali, dipendenze affettive, dipendenza da gioco d'azzardo, dipendenza da tv, videogames, internet, social, dipendenza da shopping, dipendenza da fumo.
La dipendenza può essere considerata un comportamento compulsivo, mantenuto dalle sue proprietà difensive. Ad esempio una persona attraversa una situazione di malessere e poi si rende conto che il comportamento dipendente riduce il malessere momentaneamente, o viene appresso da genitori che utilizzano dipendenze per alleviare il proprio stress (apprendimento da modelli familiari). 
Le Dipendenze Affettive hanno molto in comune con le altre dipendenze: il comportamento dipendente consiste nel pensare in modo irrazionalmente positivo, e quindi idealizzato, a una persona. La dipendenza affettiva è mantenuta a causa della sensazione positiva di essersi sentiti bene con qualcuno. La dipendenza è mantenuta perché l'alternativa sarebbe sentire delle sensazioni disturbanti.
Una tecnica che può essere d'aiuto per resistere da mettere in atto i comportamenti di dipendenza è l' urge surfing.


impariamo a fare il surf
La tecnica dell’urge surfing (letteralmente “fare surf sullo stimolo“) è basata sull’osservazione che ogni impulso è, per sua natura, limitato nel tempo, sebbene le persone in quel momento non ne siano consapevoli. L’intensità dell’impulso tende a ridursi gradualmente per poi scomparire. Ogni spinta all’azione (per esempio, abbuffarsi o fumare una sigaretta), se non viene soddisfatta, raggiunge un picco di intensità, per poi calare, fino sparire. Dobbiamo quindi immaginare una parabola, un’onda, che sale, raggiunge il punto più alto, e poi inizia a decrescere. Ogni tentativo di combattere contro questi impulsi finisce per alimentarli e intensificarli.


Quando usiamo la tecnica dell’urge surfing chiediamo al paziente di “fare surf sull’onda”, ovvero cavalcare il proprio impulso, finché non si esaurisce. Bisogna semplicemente osservare l’impulso a mettere in atto un comportamento mentre cresce di intensità, imparare a tollerarlo, in uno stato di rilassamento. Col tempo il paziente verrà addestrato a osservare il “movimento” dell’impulso che va e viene, proprio come un’onda. Mentre osserva, l’impulso perderà la sua forza e il mare si calmerà.
In un primo momento, questa tecnica viene applicata ad impulsi deboli e poco pericolosi. Con la pratica, verrà applicata ad impulsi più intensi, diventando uno strumento nella “cassetta degli attrezzi” del paziente.



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